8 dicembre 2016

Non una di meno ...

...  per redigere un piano nazionale contro la violenza alle donne.
Intorno a questo obiettivo ambizioso e urgente si sono riunite le migliaia di donne che il 26 novembre scorso hanno animato l'imponente manifestazione (200.000 persone) svoltasi a Roma. Essa ha rappresentato una straordinaria presa di parola, continuata il giorno successivo con un'assemblea plenaria presso la facoltà di psicologia. Un percorso, quello di Non una di meno, che speriamo continui a raccogliere intorno a sé sempre più entusiasmo ed energie.

MGrazia


 

Di seguito proponiamo la  Testimonianza di Maria che ringraziamo per aver condiviso con wedwellinpossibily la sua esperienza.

il percorso Non una di meno lo seguo dal suo nascere e ne faccio parte attivamente, per quel che posso. Alla manifestazione c'ero ed è stato molto intenso ed emozionante partecipare.

L'unica cosa che mi sembra preziosa e interessante da rilevare è il grande sforzo, almeno qui a Roma, di dialogo e collaborazione tra vecchie e nuove "leve". Il problema del passaggio di consegna, della trasmissione del sapere tra generazioni c'è e c'è stato. Molte sono le ragioni (e le responsabilità) che hanno separato e reso difficile la comunicazione e la convivenza tra le femministe storiche e le "giovani". Alcune probabilmente fisiologiche ed inevitabili, altre un po' meno. Il transfemminismo queer per molte "storiche" è un'accozzaglia teorica che neutralizza l'essenza stessa del femminismo mentre per le donne cresciute negli anni 2000 certi assiomi e certo linguaggio non parlano più alla loro vita ed esperienza. 

Ora la diffidenza, la distanza, il sospetto reciproco restano ancora attivi ma il richiamo ad un obiettivo molto concreto, tanto ambizioso quanto necessario (quale il redigere un piano nazionale contro la violenza sulle donne) sta favorendone se non il pieno superamento, quanto meno la sospensione. La semplice ed elementare consapevolezza che tutto questo percorso ha la pretesa di avere ricadute sulla pelle e sulla vite delle donne, promuove un'assunzione di responsabilità che spero faccia crescere e avanzare tutte quante. Per ora molte trappole e buche si sono presentate lungo il percorso ma sono state prontamente evitate. Speriamo duri!

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